Suono originario


Musica, magia e alchimia nel pensiero Rinascimentale


L’alchimia e la musica, due mondi apparentemente distanti ma legati da sempre da una sotterranea unione: il suono. Elemento di fondamentale importanza in tutte le culture, il suono è il punto di partenza non solo per un’indagine sull’atto creativo divino, bensì anche su una grande parte delle operazioni cosiddette magiche. Ben comprese e già codificate dal pensiero greco sono ad esempio le relazioni fra vocali, suono e invocazione divina, relazioni che stanno alla base del concetto di unione fra l’elemento pneumatico interno al logose il suo valore creativo. La forza intrinseca mossa dall’emissione della parola diventa dunque la chiave di lettura per l’interpretazione sia della formula magica, sia dei differenti stadi delle operazioni alchemiche.
Solo grazie alle pubblicazioni di personaggi quali l’umanista fiorentino Marsilio Ficino, il filosofo Cornelio Agrippa o il gesuita Athanasius Kircher si renderanno noti questi concetti, anche se con sfaccettature differenti, a un numero maggiore di fruitori, aprendo così il campo del pensiero ermetico a più vasti orizzonti di contaminazione che includeranno le arti visive e, naturalmente, la musica.





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