Autoritratti

 


Come già fecero illustri predecessori come Alfieri, Foscolo o Manzoni, ecco due miei autoritratti in sonetto che ho musicato nell'album Ex perì menta et mira bilia (2022)

Qui l'articolo apparso su Meer.

AUTORITRATTO I (Trucco)

Alto, magro, veloce nell’agire,
affilato nel volto, lento al riso;
regale il portamento, occhi quai pire
saettanti accigliati sempre. Liso

il polpastrello pel folle scalfire
i martellanti avori con deciso
battere quotidiano. Di dormire
voglioso per obliar il mondo inviso.

Questo son io allo specchio. Voglio renderti
però, oh lettore, edotto di pattuita
tra me e me volontà che qui si scopre:

in spirto fia immortale e in caduche opre.
Nulla temo fuorchè la cruda vita.
Morte, fuggi lontano: vengo a prenderti.


AUTORITRATTO II (Trucco)

Ribelle il mosso crine, giammai piego
alla volgare moda, guato il lago
infinito del tempo mio con vago
miope occhio. Muliebri non lego

monili al collo ma con fede appago 
a sinistra falange. Quando nego
per sempre tolgo; tolgo quando prego
la logica agli dei certezze. Ago

sottile fitto in carne e dura spina
non godono il dolore come il dire
crudele che mi è proprio quando taglia

l’ipocrita eufemismo. La battaglia
perduta contro il dubbio mi fa dire:
non bramo gloria ma oblio e testa china.



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